Scriptorium – Recensioni. Rubrica quindicinale

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False testimonianze. Come smascherare alcuni secoli di storia anticattolica  di Rodney Stark. Un libro che getta luce sui falsi storici con grande maestria, e l’autore non è un novello cercatore di menzogne anticattoliche, è ormai diventato un professionista di tali questioni. Ha scritto diversi altri testi a questo riguardo, in particolare sulla storia medioevale, nonché sul Cristianesimo delle origini.

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Non si è poi così soli nella verità… talvolta ci si piange troppo addosso e ci si lamenta con uno spirito tendente al “Muro del Pianto”, perché un conto è la critica costruttiva e un conto è la critica distruttiva e di commiserazione, che poco o per nulla ha da spartire con la seconda virtù teologale: la Speranza.

Ecco che Rodney Stark ci riporta al sorriso e alla soddisfazione di essere cristiani. La Verità, prima o poi, vince… e vince sempre. Umiltà, pazienza, preghiera, costanza e determinazione nella battaglia per il Regno di Dio. È uscito proprio in questi giorni un suo interessante, documentato e perspicace saggio dal titolo False testimonianze. Come smascherare alcuni secoli di storia anticattolica, edito da Lindau. Il libro si apre in maniera egregia:

«Cresciuto come un protestante americano con pretese intellettuali, mi ero sempre chiesto perché mai i cattolici dessero tanta importanza al Columbus Day. Non si rendevano conto dell’ironia insita nel fatto che, sebbene Colombo fosse cattolico, il suo viaggio di scoperta fu realizzato contro l’inflessibile opposizione dei prelati della Chiesa cattolica romana, che si facevano forti dell’affermazione biblica secondo cui la Terra era piatta e dunque qualsiasi tentativo di arrivare in Asia, navigando verso ovest, avrebbe fatto sì che le navi precipitassero dall’estremità del mondo?

Tutti lo sapevano, tutti sapevano dei cattolici e di Colombo. Non lo abbiamo studiato soltanto a scuola; la storia di Colombo, che dimostrò che la Terra è rotonda, è stata raccontata in film, commedie di Broadway e persino canzoni popolari. Eppure, eccoli tutti lì il 12 ottobre: schiere di Cavalieri di Colombo, accompagnati da preti, che sfilano per celebrare l’arrivo del “Grande Navigatore” nel Nuovo Mondo. Che assurdità!

E che sorpresa scoprire, molti anni dopo, che tutta la storia del motivo per cui gli esperti della Chiesa cattolica si opposero era una bufala» (pp. 7-8).

Nel XV secolo, e da un bel po’di tempo prima, tutti gli europei colti, prelati cattolici compresi, sapevano che la Terra era rotonda. L’opposizione contro cui Colombo dovette scontrarsi non era quella riguardante la forma della Terra, ma nel fatto che ci si sbagliava sul calcolo della circonferenza del globo. L’Ammiraglio era convinto che la distanza dalle Canarie al Giappone fosse di 14.000 miglia circa, mentre i suoi oppositori sapevano molto bene che era assai maggiore, perciò non volevano che si avventurasse in quel pericolosissimo viaggio, non perché avrebbe portato lui e i suoi compagni a precipitare dalla Terra piatta, bensì perché sarebbero morti di fame e di sete in quella lunghissima traversata compiuta sulla Niña, sulla Pinta e sulla Santa Maria.

Si tratta di un libro che getta luce sui falsi storici con grande maestria, e l’autore non è un novello cercatore di menzogne anticattoliche, è ormai diventato un professionista di tali questioni. Ha scritto diversi altri testi a questo riguardo, in particolare sulla storia medioevale, nonché sul Cristianesimo delle origini. Si tratta di un vero e proprio ricercatore che da anni scava per smascherare gli imbroglioni, «mi sono imbattuto più volte», dice, «in pesanti distorsioni derivanti da un palese atteggiamento anticattolico: spesso gli autori rivelano esplicitamente il loro odio nei confronti della Chiesa. […] ho infine deciso che il tema dell’illustre storiografia anticattolica sia troppo importante, e le sue conseguenze di troppo vasta portata, per essere lasciato a queste confutazioni estemporanee» (p. 13). Di fronte all’enorme massa di testi zeppi di falsità, Stark si è ispirato alle parole di Garrett Mattingly (1900-1962) della Columbia University: «Ai morti non interessa affatto ricevere o meno giustizia da parte delle generazioni che verranno dopo di loro. Ma ai vivi fare giustizia, sia pure tardivamente, dovrebbe interessare» (Ibidem).

L’Inquisizione impedì il massacro di tante donne giudicate streghe. La caccia alle streghe che imperversò nell’Europa del XV e XVI secolo non dilagò in Spagna e in Italia proprio grazie all’Inquisizione che mandò sulla forca persone colpevoli di aver bruciato ipotetiche impossessate dal demonio. Furono i protestanti, in realtà, a rendersi rei di tanto sangue innocente.

Rodney Stark non è un apologeta cattolico e non è neppure cattolico «e non ho scritto questo libro per difendere la Chiesa. L’ho scritto per difendere la storia» (p. 15).

Spesso il genio scientifico Galileo Galilei è rappresentato, in dipinti, disegni ed incisioni nella prigione vaticana, condannato a stare qui per aver scritto che la Terra gira intorno al Sole. In realtà Galilei non trascorse neppure un giorno della sua vita in carcere. Di papa Leone XII qualcuno ha scritto, senza citare la fonte, che «era uno spietato fanatico, il cui obiettivo era eliminare tutti i vantaggi dell’epoca moderna, e obbligare la società a tornare alle forme di governo, tradizioni e idee del Medioevo. In questa sua furia insensata contro il progresso, bloccò la vaccinazione contro il vaiolo» (p.  191). In ossequio, poi, al politicamente corretto contemporaneo, c’è chi sostiene che le più antiche università si trovano in Cina, in India, in Persia e via farneticando. In realtà furono gli Scolastici che fondarono le università ed essi, è bene sottolinearlo, apprezzavano l’innovazione, infatti lo sviluppo sia delle scienze che delle arti è caratteristica precipua del Cristianesimo: il monachesimo medioevale ha immensi argomenti per provarlo. Tuttavia da qualche decennio a questa parte la Chiesa si vergogna orgogliosamente di ciò che non ha commesso, chiedendo perdono, senza dignità.

Pio XII il «Papa di Hitler»? È come dire che l’uomo discende dalla scimmia. Eppure si dice. Sono stati intellettuali, talvolta protestanti, talvolta illuministi, talvolta giacobini, talvolta massoni, talvolta comunisti, talvolta atei convinti, talvolta odiatori rabbiosi a coniare la diceria dei secoli bui del Medioevo e mille altre falsità. Fra gli impostori divulgatori dalle esistenze inquiete e talvolta inquietanti, molti seminaristi mancati, ex-preti ed ex suore come John Cornwell, James Carroll, Karen Armstrong e noi potremmo tranquillamente aggiungere Piero Angela, Corrado Augias, Piergiorgio Odifreddi. La Storia, in realtà, è costituita da fatti e non da leggende metropolitane, tuttavia le leggende metropolitane vengono diffuse velocemente e tornano comode proprio per insudiciare la verità, così nella trappola vi cadono tutti perché si sa, la calunnia da venticello «alla fin trabocca e scoppia». È l’eterna lotta fra il bene ed il male, una lotta accanita e presente anche nell’informazione e nella trasmissione del sapere.

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