23 luglio – Santa Brigida: La sposa di Cristo

La vita e la canonizzazione di Santa Brigida di Svezia, la cui festa liturgica cade il 23 luglio, risultano essere elementi di grande rilevanza per la Chiesa e per l’Europa scristianizzata del nostro tempo come lo furono per il Medioevo cristiano. Le basi dell’azione spiritualedi santa Brigida sono duplici. La prima è l’unione mistica con il Signore, ella stessa si definiva «Sposa del Cristo», arrivando ad assumere accenti appassionati nella descrizione dell’ineffabile dolcezza che si esplicava nell’estasi mistica; la seconda è quella di far amare Dio, instaurando il Suo Regno in terra.

La documentazione sulla sua vita è molto ampia grazie soprattutto ai suoi due padri spirituali, Padre Pietro Olofsson d’Alvastra e maestro Pietro Oloffson di Skänninge, i qualine redassero la biografia subito dopo la morte.

Brigida nacque nel giugno del 1303  nel castello di Finsta, nell’Upplandi. Il padre, Birger Petersson, era lagman (governatore) dell’Uppland; mentre la madre, Ingeborg Bengtsdotter, era imparentata con la famiglia reale. Le manifestazioni mistiche ebbero inizio all’età di 12 anni, mentre stava ascoltando una predica sulla Passione di Cristo. Nel 1316 venne data in sposa a Ulf Gudmarsson,figlio del governatore del Västergötland,e nel 1330 divenne lagman delNärike. Il loro matrimonio fu felice, allietato dall’arrivo diquattofigli maschi e diquattro figlie femmine. Nel 1335 Brigida venne chiamata alla corte di Svezia come governante della giovane sposa di Re Magnus Eriksson (1316-1374), Bianca di Namur.

Al ritorno da un pellegrinaggio a Santiago di Compostela, Ulf e Brigida, entrambi Terziari francescani, fecero promessa di vivere  in monastero, ma la morte colse il consorte nel febbraio del 1344 nella clausura cistercense d’Alvastra.«Qualche giorno dopo la morte del marito, […] lo spirito del Signore la circonfuse e l’incendiò. Rapita in ispirito, vide una nube splendente, e da questa nube udì una voce che le diceva: “Io sono il tuo Dio che ti vuole parlare”. Spaventata e timorosa che fosse un’illusione del nemico, udì una seconda volta: “Non temere. Io sono infatti il creatore di tutte le cose, non l’ingannatore. Sappi che non parla per te sola, ma per la salvezza di tutti i cristiani. Ascolta quel che dico: sicuramente sarai la mia sposa e il canale della mia voce: udrai e vedrai le cose spirituali e i segreti celesti…”» (Revelationes Extravagantes, XLVII). Da allora in poi Brigida divenne portavoce di Dio.

Si spogliò di tutti i beni e finoal 1349 visse giorni di grande penitenza e di preghiera in un monastero cistercense legato a quello di Alvastra. Si profuse nella carità, nella cura personale dei poveri e dei malati, per i quali fondò anche un ospedale. Inoltrefece numerosi pellegrinaggi. Compostela, Roma, Terra Santa sono i più rilevanti, ma si rimane confusi nel vederla procedere in moltissimi altri luoghi, specialmente in Italia, sulle orme delle reliquie dei santi: Milano, Pavia, Assisi, Bari, Ortona, Benevento, Arielli, Pozzuoli, Napoli, Salerno, Amalfi, nel Gargano…Le testimonianze del processo per la sua beatificazione e canonizzazione insistono sul fatto che andasse a piedi «pur avendo con sé molti cavalli».

Non dorme nel letto, digiuna in maniera prolungata, utilizza cilici… sono penitenze derivanti dall’inesausto desiderio di Brigida dipartecipare alle sofferenze di Cristo, di viverle per amor Suo e con Lui redimere anime. D’altra parte, beneficiata di molti doni soprannaturali, è consapevole di godere di una predilezione speciale da parte di Dio che le chiede di essere ricambiato nell’amore: «Tu poi, figlia mia da me scelta e con la quale parlo con il mio spirito, amami con tutto il cuore […] più di ogni cosa al mondo. […]Ama dunque soltanto me e avrai tutto ciò che vuoi e sovrabbonderai», così sta scritto nelLibro Primo degli otto delle Rivelationes (ai quali si aggiunse un supplemento, le Revelationesexstravagantes). Come santa Ildegarda di Bingen (1098-1179), anche santa Brigida ebbe da Dio analisi teologiche e profezie sulla Chiesa. Non si può che rimanere impressionati da ciò che si legge, per esempio, nel capitolo primo e quinto del Libro Primo dell’opera menzionata:

«Quelli poi che si ostineranno a disprezzarmi, li tratterò con giustizia, sicché sperimentandola diranno: Guai a noi, che abbiamo provato l’ira di Dio! […]Io ho costruito per me un nobile Castello [la Chiesa] e vi ho posto i miei eletti. Ne scavarono le fondamenta i miei nemici e intanto prevalsero contro i miei amici […] La loro bocca è percossa con i sassi e soffre fame e sete. E, di più, perseguitano il loro Signore. Già gli amici miei chiedono aiuto gemendo, la giustizia chiede vendetta, la misericordia dice di perdonare. Allora Dio stesso dice al celeste esercito presente: Che ve ne pare di questi, che hanno occupato il mio Castello? E tutti, quasi a una voce sola, rispondono: Signore, in te è ogni giustizia e tutte le cose in Te vediamo. Tu esisti, senza principio e senza fine, Figlio di Dio, a te è stato dato ogni giudizio, tu sei il loro Giudice.  […] la giustizia è questa, che quelli che hanno scavato il muro, siano puniti come ladri. E quelli che persistono nella malizia, siano puniti come invasori. E quelli che son prigionieri siano liberati e gli affamati siano saziati.

Quindi parla la Madre di Dio Maria, tacendo della voce di prima e dice: Signor mio e Figlio carissimo, tu fosti nel mio grembo, vero Dio e uomo. Tu, per tua degnazione, santificasti me, vaso di terra. Ti supplico, abbi pietà ancora una volta di loro.

Allora risponde il Signore alla Madre: Benedetta la Parola della tua bocca. Essa sale davanti a Dio, come odore soavissimo. Tu sei la gloria degli Angeli e di tutti i Santi, perché da te è stato consolato Dio e sono rallegrati i Santi. E poiché la volontà tua fin dalla giovinezza era come la mia, così farò ancora una volta come vuoi tu».

Molte rivelazioni santa Brigida manifestò in forma di ammonimento alle autorità religiose e politiche affinché si adoperassero a vivere cristianamente; non esitò neppure a sollecitare i Pontefici che vivevano ad Avignone a fare ritorno a Roma.Pregava, contemplava e intanto promuoveva la riforma della Chiesa, come la sua contemporanea Caterina da Siena (1347-1380): molti ecclesiastici deludevano degni sacerdoti, religiosie fedeli con i loro peccati e la loro vita contraria ai principi evangelici ed ecco che Brigida esortava chierici e laici, cardinali e principi, Papi e Re a restaurare il corpo della Chiesa nella sua purezza ed integrità.

Non si fece mai monaca, ma fondò un monastero a Vadsena, dove la figlia Karin divenne Badessa. Nel 1371 andò in Terra Santa, realizzando un suo sogno, morirà tre anni dopo, prima del ritorno definitivo di Papa Gregorio XI (1330 ca.- 1378) a Roma. Venne sepolta nella chiesa romana di San Lorenzo in Panisperna, ma l’anno successivo i suoi figli, Birger e Karin, la riportarono in patria, nel monastero che aveva dato origine e che andava in crescente espansione, con realtà ad esso collegate. Nel 1391 Bonifacio IX (1350 ca.-1404)la canonizzò. Il 27 ottobre 2010 Benedetto XVI dedicò la catechesi del mercoledì a santa Brigida, auspicando un suo intervento affinché «l’Europa sappia sempre alimentarsi dalle proprie radici  cristiane […] invocando la potente intercessione di santa Brigida di Svezia, fedele discepola di Dio e compatrona d’Europa». Questo nutrimento, che santa Brigida maternamente seppe offrire ad umili, Pontefici e Sovrani, oggi manca ogni giorno di più.

Cristina Siccardi

 

Fonte: Radici Cristiane n.96 – luglio 2014

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