Suggerimenti librari per il nuovo anno

 

«Più leggi più sai leggere la realtà», recita uno dei tanti slogan pubblicitari per invitare le persone a leggere, sempre più assorbite, invece, dalla comunicazione per immagini e dai Twitter mordi e fuggi. Ma leggere che cosa? I libri possono essere, e per moltissime persone lo sono stati veramente, il sale della vita, e Corrispondenza Romana ne propone qualcuno per il nuovo anno. Cominciamo con un libro di Cristina Siccardi: San Francesco. Una delle figure più deformate della storia (Sugarco, pp. 296, € 23,00) con la prefazione di padre Serafino Tognetti. L’intenzione dell’autrice è quella di restaurare l’autentico san Francesco, deformato dalle ideologie dominanti del pensiero unico, globalista, ambientalista, animalista. Si tratta di una monografia che fonde storia e contemporaneità, lanciando uno sguardo sul travagliato panorama ecclesiale della nostra epoca. Padre Tognetti scrive che questo libro «è probabilmente il primo serio, profondo, autentico tentativo di riportare l’asse in carreggiata. […] Si arriva in fondo all’ultima pagina, letto il libro tutto d’un fiato, e ci si pone la domanda: “Ma davvero san Francesco è questo? Ah, ma che cosa meravigliosa…!”. […]In questo senso, il libro di Cristina Siccardi costituisce un’ideale e straordinaria introduzione alle Fonti Francescane».

Di Cristina Siccardi ricordiamo altri due libri: L’Arte di Dio. Sacri pensieri, profane idee (Cantagalli, pp. 455, € 29,00) e I primi anni di Papa Francesco raccontati su «Corrispondenza Romana» 2012-2018 (Solfanelli, pp. 560, € 32,00). Il primo è un compendio sulla realtà dell’architettura e delle arti figurative come servizio per la maggior gloria di Dio e per la salvezza delle anime. Vittorio Sgarbi, Jean Clair, Riccardo Muti, Antonio Natali, sono alcuni autori,che hanno contribuito alla realizzazione di questo importante volume. Il secondo, è un volume di agevole lettura, grazie alla sua organizzazione interna, suddivisa in capitoli, che raccoglie gli articoli sempre belli e attuali della Siccardi pubblicati su Corrispondenza Romana nei primi cinque anni del pontificato bergogliano.

Continuiamo con un originale romanzo di Alessandro Gnocchi: Liberaci dal male (Fede e Cultura, pp. 158, € 17,00). Gnocchi è conosciuto per essere un polemista arguto e implacabile, ma forse dà il meglio di sé stesso proprio in pagine come queste, in cui racconta la sua terra con lo stesso amore usato da Giovannino Guareschi per cantare la sua Bassa. Il romanzo è un thriller, in cui il vero protagonista è Villalta, un paesino del Bergamasco a cui Gnocchi dà vita con penna sicura, invitandoci a meditare sul mistero del male.

Sempre Fede e Cultura ci propone i Colloqui massimi. Andare a fondo per vederci meglio di Ettore Gotti Tedeschi (pp. 142, € 16,00) che fa seguito ai Colloqui minimi. L’arte maieutica della polemica (pp. 432, € 29,00) dello stesso autore: una serie di colloqui immaginari con importanti personaggi del passato per spiegare come la verità sia stata spesso modificata nel corso della storia. La capacità dell’autore di divulgare in maniera breve e accattivante difficili concetti di carattere economico, politico e perfino teologico, rende questo libro uno strumento apologetico adatto per ogni tipo di lettore.

Concludiamo con due libri di Roberto de Mattei: La sovranità necessaria. Riflessioni sulla crisi dello Stato moderno (I libri del Borghese, pp. 206, € 18,00) e La critica alla Rivoluzione nel pensiero di Augusto Del Noce (Le Lettere, pp. 118, € 16,00). Il primo è la riedizione di un libro apparso nell’anno 2000, quando ancora non erano nati i movimenti sovranisti, ma anzi si parlava apertamente di fine inevitabile della sovranità e degli Stati nazionali. L’autore, attraverso una disamina storica, politica e filosofica, riafferma il valore perenne del concetto di sovranità, riproponendola come una indispensabile linea di resistenza al caos contemporaneo. Il secondo libro è dedicato ad Augusto Del Noce, uno dei pensatori più originali e stimolanti del Novecento, di cui il 30 dicembre 2019 è ricorso il trentesimo anniversario della morte. Il prof. de Mattei, che con lui ebbe nello spazio di vent’anni un’intensa frequentazione, testimoniata dalle lettere inedite pubblicate nel volume, ne ricostruisce e valuta il pensiero.

Fonte: Corrispondenza Romana

 

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